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Sono esattamente due anni che con questo sito ho messo a disposizione i miei lavori per chi ne sia interessato, che siano arrangiamenti o brani inediti.

La pandemia che ci è calata addosso come una falce sarebbe potuta essere paradossalmente una preziosa occasione per chi si diletta a scrivere come me: attività corale ridotta allo zero, ma molto più tempo a disposizione per lasciare libero sfogo al proprio mondo di suoni, spazio che invece spesso veniva sfruttato tra una prova e l’altra, tra un “buco” lavorativo o nelle ore notturne di quiete.

Occasione persa,

nessun lavoro, se non per amici o per situazioni funzionali strette legate al mio lavoro.
Mi verrebbe da pensare che il buon Nattiez abbia ragione… nel circolo virtuoso che parte dalla produzione del compositore alla fruizione del pubblico ci deve essere uno scambio, una connessione… che porta ad influenzare, a condizionare gli estremi di questa equazione reciprocamente:

se l’atto creativo è fine a se stesso, almeno nel mio caso, non si concretizza, quand’anche ci siano tutte le condizioni di tempo e di spazio per prepararlo adeguatamente.

Bene, si è tornati, almeno per il momento, ad una “quasi” normalità; non vedo l’ora quindi di ricominciare a scrivere tra un buco del mio orario di docente la mattina, in aula prove  il pomeriggio prima che arrivino i cantori a salutarmi e a chiacchierare del più e del meno prima dell’inizio prova, nella mia stanza a notte inoltrata prima di un’altra giornata di lavoro.